Come curarsi dai pidocchi

Da qualche anno ormai le infestazioni da pidocchi si sono fatte più frequenti, soprattutto negli asili e nelle scuole primarie.

È possibile eliminare questi fastidiosi parassiti senza far perdere neppure un giorno di scuola ai bambini e salvaguardando la loro salute e quella dei loro compagni.


Vediamo come comportarci in caso si manifesti questa parassitosi e come monitorare i capelli per individuare precocemente l’infestazione.


LENDINI E PIDOCCHI

È noto a tutti che la pediculosi è un’infestazione molto comune provocata dai pidocchi: piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che vivono solo sull’uomo e che, pungendone il cuoio capelluto, ne succhiano il sangue depositando un liquido che provoca prurito.

Depongono le uova (la femmina ne depone circa 300 durante la sua vita), dette lendini (di colore chiaro, forma a pinolo e lunghezza di circa 1 mm che maturano e schiudono in 7 giorni), attaccandole alla radice dei capelli o dei peli dove le condizioni di temperatura e umidità sono più favorevoli alla schiusa e sui quali si muovono facilmente grazie agli uncini posti sulle zampe.


UN “ATTACCO” IMPERCETTIBILE

Durante la puntura il pidocchio secerne una sostanza che ha la proprietà di anestetizzare la cute , in modo da non infastidire l’organismo ospite e limitarne, quindi, qualsiasi reazione avversa. Il pidocchio inietta, inoltre, una sostanza anticoagulante che rende il sangue fluido durante la suzione, che si protrae per diverse ore; la quantità succhiata è di circa 1 mg, un’enormità rispetto alla massa del parassita.

Come avviene la trasmissione.

La trasmissione del parassita avviene per contatto diretto con persone già infestate, oppure attraverso lo scambio di indumenti o effetti personali , come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini.


I PIÙ COLPITI

I più colpiti dalla pediculosi sono i bambini in età prescolare e scolare (3 -11 anni) e le loro famiglie, perché hanno più occasioni per contatti stretti.

Le bambine sono più colpite dei maschi, probabilmente a causa dei capelli lunghi.

La frequenza è molto bassa nelle popolazioni di colore , per il tipo di capelli che non consentono al parassita di aderire al fusto del pelo. Non c’è una correlazione stretta tra l’igiene personale o la lunghezza dei capelli, lo stato di pulizia degli ambienti casalinghi e la diffusione dei parassiti . L’infestazione registra la più elevata incidenza a fine estate – inizio autunno.

La presenza dei pidocchi si manifesta con sintomi di irritazione e intenso prurito nella zona interessata dall’infestazione ed è confermata dalla individuazione delle uova: un’accurata ispezione del cuoio capelluto è sufficiente per scoprire l’infestazione.


LA PREVENZIONE

In genere la prevenzione della pediculosi viene fatta insegnando le corrette pratiche igieniche, suggerendo di evitare di condividere, prestare e scambiare oggetti personali, di evitare di ammucchiare capi di vestiario (chiedere che a scuola, in piscina e in palestra siano assegnati, se possibile, armadietti personali).

Le condizioni ideali per la trasmissione dei pidocchi, infatti, vengono a crearsi quando, in una comunità in genere sovraffollata, si vive in promiscuità, a stretto contatto.

È importante controllare periodicamente e accuratamente i capelli dei propri figli (soprattutto a livello della nuca e dietro le orecchie), specialmente se frequentano la scuola o se si grattano la testa, per accertarsi che non ci siano lendini.


COME DEBELLARE L’INFESTAZIONE

Quando l’infestazione viene accertata, si impone il ricorso a prodotti antipediculosi.

In commercio esistono molti prodotti formulati come polveri aspergibili, shampoo, lozioni o spray.

Un trattamento scrupoloso risolve facilmente il problema, anche se non garantisce future reinfestazioni dato che nessun prodotto ha effetto preventivo.

I prodotti contro i pidocchi servono solo per debellare l’infestazione già in atto e non sono in grado di impedire al parassita di infestare una persona.

È, quindi, inutile usare questi prodotti prima di essere colpiti dalla pediculosi.

È inutile anche ripetere l’applicazione del prodotto prima di una settimana.

Se si esegue scrupolosamente la terapia, il bambino può tornare a scuola il mattino dopo il primo trattamento.

Nel caso che il contagio sia avvenuto anche in un solo familiare, devono, comunque, essere trattati contemporaneamente anche tutti gli altri componenti del nucleo.


CONSIGLI PRATICI

In conclusione qualche consiglio pratico:

1. se, dopo 8-12 ore dall’applicazione del prodotto, qualche insetto è ancora visibile, ma i suoi movimenti sono lenti, non occorre ripetere il trattamento;

2. se, invece, non sono rintracciabili insetti morti e si ha l’impressione che gli insetti siano vitali come prima, è consigliabile consultarsi con il proprio medico o farmacista;

3. è bene non trattare la persona infestata più di 3 volte con lo stesso prodotto. Nel caso che il trattamento risultasse inefficace , consultare il proprio medico o il farmacista per un intervento alternativo;

4. non utilizzare contemporaneamente o mescolare insieme prodotti diversi indicati contro i pidocchi;

5. è utile controllare i capelli e passarli con un pettine a denti fini ogni 2-3 giorni per 2-3 settimane, sino a quando non si è sicuri di aver eliminato completamente gli insetti e le uova;

6. bisogna ricordare che tagliare i capelli non serve a nulla : bisognerebbe eseguire una rasatura a zero (le lendini si trovano alla base del capello) il che può essere mortificante, soprattutto per le bambine. Un buon consiglio è tenere i capelli legati;

7. ogni disinfestazione di tipo ambientale è da considerarsi inutile, perché i pidocchi vivono poco lontano dalla testa di un uomo. Quindi è inutile disinfettare lenzuola, indumenti e spazzole, in quanto il meccanismo di trasmissione principale rimane il contatto diretto;

8. qualche sciacquo con l’aceto può essere utile, il suo ph acido riesce a scollare le uova dal fusto del capello, ma non elimina i pidocchi adulti;

9. la credenza che il phon caldo uccida le lendini è una leggenda. Le uova hanno un guscio molto resistente e non muoiono facilmente;

10. gli animali domestici non trasmettono i pidocchi, perché questi vivono esclusivamente sull’uomo;

11. in piscina non si prendono i pidocchi, ma non è nemmeno un metodo per sbarazzarsene: gli adulti sopravvivono fino a 4 ore immersi completamente in acqua.



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